12 MAGGIO
Lo aspetti con ansia, ci perdi il sonno, lo coccoli, lo vizi come se fosse un bambino che sta diventando grande.
Sta per compiere 10 anni.
Lo curi nei minimi dettagli. Cerchi di renderlo sempre più speciale, sempre più accattivante: milioni di idee che si accumulano e si aggrovigliano disordinatamente nella testa per poi progettare ogni particolare in modo estremamente preciso sull’onda della passione. La tua vera passione per il valore dell’amicizia, per la condivisione di emozioni, di momenti unici.
Attorno al Cenino sai creare un’aura di attesa, di palpitazione, un pathos che cresce costantemente: si contano i giorni, i minuti, le ore. Persino i secondi.
Fervore, tensione, agitazione si mescolano. Il timore che anche il minimo dettaglio vada storto ti attanaglia fino al momento in cui non sei certo che anche l’ultimo dei tuoi commensali stia godendo del convito preparato, fino a quando ognuno di essi abbia un calice pieno con il quale brindare.
Dopo tanto organizzare, pensare e forse anche penare, ritorna: tutti noi attendiamo con trepidante attesa la consueta alchimia: “Abito scuro per lui, tacco alto per lei”, la disposizione dei tavoli, l’aperitivo, il solenne discorso accompagnato dall’immancabile Inno che apre le danze al delirio.
La vista si annebbia, le sensazioni si fondono, i movimenti rallentano e corpi danzanti ondeggiano inebriati dal nettare dionisiaco, finché, tra una “Miss Cenino”, una sfida etilica e un pezzo live dei “28ers”, la serata scivola via portando con sé un pizzico di malinconia e al contempo una grande soddisfazione per essere stati presenti ancora una volta.
Quella che hai creato con il tempo non è solo più una banalissima festa di compleanno, anzi, forse per Te questo è diventato un dettaglio quasi trascurabile.
E’ una serata unica nella quale riunire, oltre agli immancabili “fedelissimi”, tutte le persone con le quali hai affrontato un pezzetto di strada insieme: persone conosciute dieci anni fa, come persone conosciute per caso dieci giorni fa.
Il fil rouge che ci lega è la voglia di ritrovarsi, di stare insieme, di trascorrere una serata, anzi, la serata, senza pensieri, senza freni inibitori (o quasi), lasciandosi travolgere dalla miscela esplosiva che solo Tu sai sapientemente plasmare: VINO, MUSICA, AMICIZIA e tanta GOLIARDIA.
Ho cercato di descrivere le sensazioni che riesce a trasmettermi il Cenino e, a tal proposito, mi sento lusingata per aver avuto l’onore di esprimere ciò che esso rappresenta. Spero di non averlo fatto con presunzione, dal momento che non ne conosco i segreti più reconditi e le pieghe più nascoste.
Nonostante ciò, credo che il vero motore del Cenino sia il tuo ENTUSIASMO che ci prende per mano, ci trascina, ci accompagna, ci avvolge, ci travolge e ci fa sentire vivi: non abbandonarlo mai GIORGIO!
Elisa
o per gli amici.. LaTigre
(29/03/2007)