Era una serata calda, afosa. L’aria torrida ti sfiorava la pelle facendoti assaporare un inizio improvviso d’estate..nessuno se l’ aspettava. Nessuno se la sarebbe immaginata così.
Trepidanti ore d’attesa, mille domande sul vestito adatto, mille interrogativi per quel “cravatta nera” sull’invito e mille “Ma tu ti metti in lungo???” e “ E le scarpe?che scarpe metti??”tra le fanciulle.
Mail e commenti su internet, video , foto degli anni prima passate a rassegna sotto occhi critici per evitare le “bellissime facce” immortalate precedentemente. Attesa. Una domanda importante: ma dove sarà???
Attenzione..le ore scorrono veloci….veloci….e sta arrivando. Per Lui il tempo non si ferma mai.
In un attimo ti ritrovi ad organizzare il punto di ritrovo, perché ci si arriva tutti insieme o quasi, a gruppetti, per dividere un taxi, per trovare parcheggio, per farsi sistemare all’ultimo il trucco dalle più esperte amiche.
Semi nascosto, in una vietta stretta che a passarci davanti, non lo noteresti neanche.
Eccolo lì. L’Espace.
Ti sta aspettando. L’ingresso già pullula di gente, chi ancora aspetta il resto del gruppo, la siga prima di entrare, un po’ di viavai da osservare, i primi saluti. I saluti rivolti a chi solo incontri grazie a Lui. Nessun’altra occasione te lo permette, perché in fondo anche se non hai il numero di telefono e non frequenti abitualmente, fa sempre piacere scambiare due chiacchiere con volti noti e non.
L’omaggio di benvenuto ti farà pensare a Lui ogni giorno, appena sveglio con un po’ di caffè e avrai modo, guardandolo ancora con la testa immersa nel sonno, di fare il primo sorriso ricordando la serata.
Pronti????
Sì, via…si va. Si inizia.
Un ambiente ampio, sempre più grande per accoglierci piu numerosi, con i Suoi striscioni, le tavolate, il rosso delle tovaglie, le luci soffuse su tre musicisti che ti trasportano subito nella calda atmosfera.
Immancabile l’aperitivo e il primo brindisi, l’inaugurazione del dono appena ricevuto.
Iniziano i primi scatti, come piccoli fuochi.
Ma l’attesa è ancora grande, Lui dov’è??TU dove sei???
Chiacchiere, chiacchiere,sigarette,saluti,tazze e tazze… ancora niente e i piedi messi a dura prova da tacchi insoliti iniziano a farsi sentire, ma si resiste, eccome se non si resiste!!!
Un cappellaio matto richiama l’attenzione degli ospiti e li fa accomodare elegantemente ai tavoli scelti e di li ogni rumore è coperto dal forte battito del cuore. La senti. La vivi. E’ emozione.
Eccoti.
Stupendo.
Elegante nel Tuo stile. Galante. Teso un po’, ma no troppo.
Toccanti le parole dei due amici, testimonianze vive, di quelle che servono a noi, noi che siamo a volte un po’ teste di cazzo che non guardiamo al di là del nostro naso e non ci rendiamo conto di quant’altro ci sta attorno.
Un sentito silenzio ci avvolge. Forse nessuno se l’aspettava. Forse la cruda realtà ci farà riflettere un pochino più tardi.
Damigiane. Parola d’ordine : vino. Un turbine di servitori si avventa sui tavoli donando il nettare, ognuno freme di avere la propria tazza colma fino all’orlo. E Tu scorrazzi, fremi, l’entusiasmo ti si legge negli occhi vispi, come un bambino il giorno del suo compleanno davanti ai regali.
Ed è proprio cosi.
Solo che per me, Tu eri il regalo, il tuo sorriso, il tuo vederti euforico.
E’ uno spettacolo da vivere, se lo racconti non riesci a trasmettere un decimo dell’emozione che senti dentro.
La musica. I canti. L’inno. Si balla, mica si mangia. Non c’è tempo per mangiare. Ci si deve scatenare. Il più possibile. Ed è una sfida personale contro il caldo, le pozze di vino su cui si scivola, i pestoni, le toccatine nascoste….
Dovrebbe essere cosi sempre. Ogni giorno. Ma ogni giorno non si può, Ricciolo deve anche diventare Avvocato.
Solo tornati a casa puoi renderti conto di tutto quello che è stato. Poco a poco riaffiorano le risate, le battute, le figuracce che ovviamente saranno perdonate, i sorrisi.
E a malincuore ti rendi conto che è già passato. Lui c’è già stato. E’ arrivato e ti ha lasciato impressi tutti quei motivi per cui ora stai sorridendo. Ma tornerà. E lo si aspetterà di nuovo. Con lo stesso entusiasmo, con la stessa voglia. Un giorno, quando accenderai il telefono o controllerai le mail, vedrai che ci sarà un Suo segno e ti renderai conto di quanto ti sia mancato in un anno, che sei un po’ innamoratina di Lui, che lo sei stata sin dall’inizio. E lo sarai per sempre.
Grazie. Perché sei come sei. Ricciolo.
Kleine
(4-06-2009)