Cenino Etilico.

Dietro queste due parole, dietro queste tredici semplici lettere, si cela un significato profondo.

Un significato che chi vi abbia preso parte anche solo una volta non può non cogliere.

Per me il Cenino rappresenta amicizia. Senso di appartenenza ad un gruppo di persone, in taluni casi molto diverse tra loro, che coltivano tutte la stessa passione per il rosso fluido dionisiaco e che, ritrovandosi una sera all’anno, condividono nell’arco di poche ore esperienze ed emozioni di cui poi si parlerà, per i restanti 364 giorni.

In quella sera di metà maggio tutto è magia.

All’arrivo si percepisce nell’aria un’atmosfera frizzante, da grande evento. Ragazzi tirati a lucido con giacca e cravatta,  ragazze ammiccanti e sexy nei loro abiti da sera. Ha inizio lo scambio di saluti, baci ed abbracci, persone che magari non vedi da 12 mesi e rincontri lì, nella stessa situazione in cui le avevi lasciate l’anno prima. Ti sembra di non averli mai salutati.

Cominciano a levarsi i primi calici mentre la sala si riempie a poco a poco. L’inno di Mameli  risuona tra le mura del ristorante e dentro i nostri cuori sancendo l’inizio del tripudio.

Ecco…da qui in poi i ricordi della serata si fanno più confusi e le sensazioni prevalgono sui nitidi particolari….è un susseguirsi frenetico di brindisi, parole, pacche sulla schiena, risate, canti e balli……un sentirsi parte integrante di una grande famiglia, unita……la consapevolezza che la nostra amicizia non morirà mai. Potremo invecchiare e perderci di vista ma sappiamo che, finchè esisterà il Cenino, ci sarà sempre un’occasione per riabbracciare i vecchi amici e rivedere facce che ti risvegliano antichi ricordi. Poi, piano piano, la gente inizia ad allontanarsi, la musica cessa e la serata svanisce…ma rimane dentro di noi una felicità profonda ed inebriante, un sentimento misto di malinconia ed entusiasmo…

Ma il Cenino non finisce qui, sarebbe riduttivo considerarlo espressione di una singola serata, il suo spirito lo si respira tutto l’anno. Per me Cenino significa condividere il fervore e la dedizione che Giorgio, creatore, regista ed autentico deus ex-machina della festa, profonde giornalmente per l’organizzazione del baccanale, sempre alla ricerca di qualche novità con cui stupire i suoi commensali. Significa suggerirgli e fornire il mio parere sulle “chicche” musicali da lui scovate, girare con lui per locali alla ricerca di “quello giusto”, vedendosi opporre sdegnati rifiuti ed espressioni truci e stupefatte da parte di ristoratori che poco avevano capito del nostro spirito ludico e giocoso.

Cenino significa presentarlo e raccontarlo con orgoglio a chi non lo conosce e ne rimane subito affascinato (anche da oltre oceano…). Significa incontrare gente a febbraio, in un grigio corridoio dell’università o nella fredda notte torinese, e salutarsi con un “ci vediamo al Cenino”. Cenino Etilico vuole dire per me tutto questo e molto di più ; un appuntamento che ha avuto origine quando ero ancora adolescente e ora, che sono più vicino ai 30 che ai 20, è ormai consolidata tradizione. Sono cambiate le situazioni, ho vissuto tante esperienze, ma il Cenino è rimasto. E per una sera “ siam sempre Noi “.

A maggio andrà in scena l’edizione “della stella”, la decima. Siamo arrivati alla doppia cifra e con un pizzico di orgoglio sarò tra i pochi Eletti a non averne perso neanche uno.

LUNGA VITA AL CENINO!!!!!

 

MAX

 

 

(22/2/2007)