Cenino......
C'è Natale.... c'è capodanno.... c'è Pasqua e poi arriva il CENINO!
Ineluttabile come la fitta allo stomaco che provi prima di svuotarlo sul
selciato, prorompente come la più sexy delle presenti nell'abito più
succinto, esilarante come le dolci note che sempre lo accompagnano.
Partecipo all'incarnazione di questo piccolo prodigio da 4 anni, ma ogni
volta genera hype e non si ripete mai uguale. Forse è nato come emanazione
del nostro giorgino, ma ormai la creatura è mastodontica, esiste e bisogna
farci i conti. Mi ritrovo a incrociare nei luoghi più banali gente che non
vedo per mesi ed eccomi lì a dire: "se non ci sentiamo prima, ci vediamo al
cenino di Giorgio..." Questo, magari, un mese prima anche solo di essere
invitato. Questa è la magia. Il cenino ormai siamo tutti noi! Chi lo ha
amato anche solo una volta non si perderà le incarnazioni successive. Certo,
nulla potrebbe essere senza Giorgio che, come un Caronte dal basettone
houseggiante, ci traghetta su flutti di nettare d'uva con amorevole cura,
senza risparmiare mai le forze per rendere ogni volta la riunione
memorabile.
La verità è che è impossibile vedere tutti, frequentare tutti. Ci si ritrova
a vedere una volta ogni secolo delle persone per cui comunque si prova un
forte senso di amicizia. Beh, se dovessi proprio ringraziare il cenino per
qualcosa sarebbe per questo! Mi permette di riunirmi con persone che vedo
decisamente troppo poco e di vivere intensamente momenti di gioia assieme a
loro. E' per questo che il cenino non morirà finche non sarà la voglia di
fare festa insieme a morire. Perciò giorgino ricorda: finchè cammini su
questa terra, il cenino deve sopravvivere. Noi saremo anche parte del suo
spirito, ma tu sei il coagulante che permette a tutto questo di realizzarsi
ed essere momorabile.
Long live the CENINO!


GIORDANO.

(8/5/2004)